Giampaolo Amato, ex medico della Virtus Pallacanestro, è accusato di due omicidi premeditati a Bologna, i dettagli.
Bologna, una città conosciuta per la sua storia, la sua cultura e la sua gastronomia, è stata recentemente scossa da una notizia che ha fatto il giro d’Italia, un rispettato medico, Giampaolo Amato, è diventato il protagonista di una vicenda oscura e intricata che ha coinvolto due omicidi.
Giampaolo Amato: dallo studio medico alla cella del carcere
Giampaolo Amato, 64enne oftalmologo ed ex medico della Virtus Pallacanestro, è stato arrestato e si trova in carcere dal 24 aprile. Inizialmente accusato dell’omicidio premeditato della moglie, Isabella Linsalata, le indagini hanno poi rivelato un altro oscuro segreto: l’omicidio della suocera, Giulia Tateo. Ma chi era realmente Giampaolo Amato? Un professionista stimato, un marito e un padre, ma anche, secondo le accuse, un assassino.
Le indagini condotte dai carabinieri del nucleo investigativo di Bologna hanno portato alla luce fatti inquietanti. Secondo la Procura, Amato avrebbe eliminato entrambe le donne con un mix di farmaci, somministrando sostanze sedative e psicotrope, in particolare Sevoflurano e Midazolam. L’analisi tecnica degli apparati tecnologici in uso all’indagato ha permesso di ricostruire i suoi movimenti la notte degli omicidi e di accertare la sua conoscenza nell’utilizzo della benzodiazepina.
Il movente: eredità e una relazione extraconiugale
Il movente degli omicidi sembra essere legato a motivi ereditari. L’uomo avrebbe voluto appropriarsi dell’appartamento sia della moglie che della suocera. Ma c’è di più: Amato voleva avere piena libertà nel portare avanti una relazione extraconiugale. Questa relazione potrebbe aver spinto l’ex medico a compiere atti così efferati. Ma cosa sappiamo di questa relazione? Chi era l’amante di Amato? E come ha influenzato la sua decisione di commettere questi terribili crimini?
Oltre agli omicidi, Giampaolo Amato è accusato anche di peculato, essendo un medico dell’Ausl in servizio, e di detenzione illecita delle sostanze stupefacenti o psicotrope utilizzate per commettere i reati. Queste accuse aggiungono ulteriori dettagli a una vicenda già complessa e sconcertante.
